“Alfredo Venturini, con questo libro, dedica alla sua famiglia, agli amici, ai parenti e ai socialisti un ricordo di vita vissuta, fa un regalo di futuro: il passato che non passa, quello che diventa parte di te giorno dopo giorno e vive con te. Attinge alla sua grande cultura umanista per raccontarsi e raccontare momenti significativi della storia d’Italia nel dopoguerra, che hanno concorso a formare la classe dirigente, e da lui vissuti a Pane e Politica. Come tanti di noi, ciascuno nel proprio mondo nel concreto della vita, e tutti insieme in una comunità ideale, dell’appartenenza identitaria socialista che “è” condivisione e divisione, conoscenza ed emozione, reciprocità e solidarietà, intelligenza del cuore, per dirla in sintesi. Alfredo lo fa rivivendo il viaggio della sua famiglia dal Nord al Sud, da Parma a Taranto. Racconta il divenire del suo passato familiare e ambientale che diventa, nel suo ricordo, il suo presente e il suo futuro. E un richiamo al moto della storia, alla continuità e alla discontinuità dei fatti attraverso i quali essa si compie. (…) “(Avv. Carmelo Conte già ministro per i Problemi delle Aree Urbane)
La dedica di Afredo Venturini alla città di Taranto e alla biblioteca Acclavio in occasione della presentazione del suo libro.
Un intreccio famigliare, che si dispiega nel sole del sud Italia, quelli che appaiono ad una prima lettura brevi racconti si riveleranno invece fili delle stesse, ingarbugliate matasse. La storia del nostro sud Italia è narrata dai primi anni trenta fino ad arrivare agli anni ottanta, attraverso i personaggi di questa delicata e intensa saga famigliare. Melania Branciafiori con questo romanzo ci permette di guardare sotto la sua pelle e attraverso quella di tre generazioni e famiglie così distanti tra loro da non riuscire mai a sfiorarsi, davvero.
La dedica alla città di Taranto e alla sua biblioteca da parte di Mariangela Tripiedi, editor della casa editrice Minibrí che ha pubblicato il romanzo “Sotto la Mia Pelle”, di Melania Branciafiori.
Tutto pronto in biblioteca per l’attesa cerimonia di premiazione della prima edizione del Concorso “Piccoli Critici Crescono”Premio “Giovanni Aprea” 2023. La cerimonia di proclamazione dei vincitori si svolgerà nell’agorà della biblioteca Acclavio, a partire dalle ore 10.00 di giovedì 8 giugno prossimo.
Il concorso, unico nel suo genere in Italia, assegnerà il premio al miglior articolo-recensione, che sarà pubblicato sulla storica rivista di critica fumettistica Fumo di China http://www.fumodichina.com/
Lo scopo di Piccoli Critici Crescono è la promozione della lettura del fumetto, incentivando l’autonomia e la capacità di giudizio critico nella lettura da parte di ragazze e ragazzi delle scuole di Taranto.
L’iniziativa è stata rivolta a due categorie di lettori: dai 9 ai 13 anni (ovvero le classi IV e V della scuola primaria e le classi I, II e III della scuola secondaria di I grado) e dai 14 ai 18 anni (ovvero le classi dalla I alla V della scuola secondaria di II grado).
Tre i premi che saranno assegnati nel corso della cerimonia. Il vincitore assoluto avrà il privilegio di vedere pubblicato il suo articolo-recensione sul numero di giugno di Fumo di China, la più longeva ed autorevole rivista europea di critica sul fumetto.
Il vincitore della Pima Edizione del concorso è uno studente della Classe 3E Istituito Comprensivio Gaetano Salvemini, di Taranto. Lo studente vincitore rappresenta il più giovane critico ad aver pubblicato un suo scritto nella storica rivista di fumetti. il “Critico in erba” ha recensito il fumetto “Mira #amore #tormenti”,di Sabine Lemire e Rasmus Bregnloi. Il secondo studente premiato appartiene alla alla 4 DS del Liceo Galileo Ferraris, per lui diploma dell’iniziativa. Premiate anche le scuole a cui è stato consegnato un buono – consegnato direttamente dalla famiglia Aprea – per l’acquisto di volumi a fumetti, che potranno rimpinguare le biblioteche d’istituto.
I Momenti della premiazione
La giuria è stata composta da: Piero Angelini (fumettista e direttore artistico di Manuscripta, festival del fumetto di Martina Franca), Andrea Antonazzo (giornalista e redattore di Fumettologica, quotidiano online di informazione sul fumetto), Loris Cantarelli (direttore editoriale di Fumo di China), Mara Famularo (collaboratrice di Fumettologica e dell’inserto La Stampa TuttoLibri) e Stefano Federici (scrittore, illustratore e fumettista).
Breve storia della Prima Edizione del Concorso Piccoli Critici Crescono – Premio Giovanni Aprea
Il concorso nasce dalla volontà della mamma, di Giovanni Aprea, Mara Nunzella, che a seguito della scomparsa del figlio appassionato e collezionista di fumetti, dona nel 2018, l’intera collezione di Giovanni (all’incirca 1700 pezzi, con quasi tutte “prime edizioni”). L’inclusività propria della biblioteca e la volontà di Mara hanno poi fatto nascere l’idea di questo Concorso “Piccoli Critichi Crescono” rivolto a lettori: dai 9 ai 13 anni (ovvero le classi IV e V della scuola primaria e le classi I, II e III della scuola secondaria di I grado) e a lettori dai14 ai 18 anni (le classi dalla I alla V della scuola secondaria di II grado). Nel giorno del compleanno di suo figlio ascoltiamo cosa ha significato la prima edizione del premio a lui dedicato.
Come si è svolto il concorso
La prima fase del concorso ha visto una giuria di esperti selezionare i fumetti che sarebbero stati oggetto di recensione da parte degli studenti e studentesse “in veste di critici”. La giuria è stata composta da: Piero Angelini (fumettista e direttore artistico di Manuscripta, festival del fumetto di Martina Franca), Andrea Antonazzo (giornalista e redattore di Fumettologica, quotidiano online di informazione sul fumetto), Loris Cantarelli (direttore editoriale di Fumo di China), Mara Famularo (collaboratrice di Fumettologica e dell’inserto La Stampa TuttoLibri) e Stefano Federici (scrittore, illustratore e fumettista). La stessa giura di esperti ha anche decretatoil miglior articolo-recensione per fascia di età.
Le scuole che hanno partecipato:
Scuole partecipanti (n. 5)
Categoria 14-18 anni (n. 2 scuole partecipanti):
Liceo Galileo Frerraris con n. 12 articoli-recensioni Liceo Vincenzo Calò con n. 2 articoli-recensioni
totale categoria 14-18 anni: n. 14 articoli recensioni
Categoria 9-13 anni (n. 3 scuole partecipanti):
Istituto Comprensivo Luigi Pirandello con n. 5 articoli-recensioni Istituto Comprensivo Gaetano Salvemini n. 2 articoli-recensioni Istituto Giuseppe Nigro n. 2 articoli-recensioni
totale categoria 9-13 anni: n. 9 articoli recensioni
Presentazione del libro “In principio era la Bestia”, di Omar Di Monopoli. L’opera è definita il suo romanzo più potente: un viaggio affascinante e oscuro al termine dell’Illuminismo, fra superstizione, sentimento del sacro, esoterismo e razionalità. In un Sud indomito e mannaro. Ispirato a una storia vera.
La dedica di Omar Di Monopoli alla Città di Taranto e alla biblioteca Acclavio
“In questo aureo testo, Francesco Indraccolo ha costruito o, forse, meglio ricostruito – l’immagine di un vero sapere magico proiettandolo, tramite le parole, le figure e gli schemi su tutti coloro che desiderano seguire la Via Regia dell’Arte Esoterica…”.
“Francesco, ovunque, si appella ‘all’Uomo di desiderio’. Solo questa ‘razza’ di persone può superare la ‘Soglia’ e iniziare la scoperta di ciò che le parole sull’Alchimia, sulla Magia, sulla Teurgia, sulla Qabbalah e sull’Astrologia fanno risuonare nella caverna del cuore: come le vibrazioni di una campana, percossa da mano misteriosa. In caso contrario si rimane lettori o si diventa come coloro che gli Alchimisti chiamano, ironicamente, ‘soffiatori’. Sono gli pseudo adepti che s’illudono che, grazie all’artificiale (con il soffio) divampare del fuoco, si possa ottenere solo quello che si raggiunge con la quieta perseveranza, la preghiera spirituale e il lavoro” (dalla Prefazione di Claudio Bonvecchio).
La dedica alla Città di Taranto e alla sua biblioteca da parte dell’autore Francesco Indraccolo
Francesco Indraccolo è un cosmopolita che studia l’esoterismo da più 50 anni, tenendo conferenze in Italia e all’estero. Giornalista professionista, è stato redattore capo e corrispondente ANSA da Atene, Buenos Aires, Città del Messico e Ginevra. Ha collaborato alle riviste “Gli Arcani”, “Abstracta” e “Hiram”. Nel 2015, ha coordinato il libro “Ivan Mosca: l’Uomo l’Artista, l’Iniziato” per l’Associazione “Les Amis d’Ivan Mosca” edito, in seconda edizione ampliata, da Mimesis. Poi ha coordinato il volume bilingue “Les Statuts Généraux de 1767” dell’Ordine degli Eletti Cohen edito, in seconda edizione ampliata, da Juvence (Mimesis) nel 2020. Sposato e padre di tre figlie, è pensionato e vive a Gallarate (Varese), Esoterica 2.0 edito da Atanòr 2020.
Ipazia fu assassinata, brutalmente, per invidia e gelosia, considerata una vittima del fanatismo religioso, il suo assassinio segna una pagina nera della storia della chiesa. La sua figura diventa un simbolo del femminismo in quanto martire della libertà di pensiero e vittima di intolleranza religiosa e ignoranza. Ipazia, matematica, astronoma, filosofa, fu barbaramente assassinata nel 415 ad Alessandria d’Egitto da una banda di fanatici (chiamati parabolani) guidati da Pietro il Lettore, al soldo del vescovo di Alessandria, Cirillo. L’assassinio di Ipazia resta ancora impunito.
Di questo ed altro, hanno parlato con il numeroso pubblico intervenuto, nell’agorà della Biblioteca Acclavio venerdì 26 maggio, nel corso dell’incontro “Ipazia Storia di un Assassinio Impunito” Francesca Poretti, Josè Minervini, Ida Russo, Giancarlo Antonucci.
Presentato nell’agora della biblioteca Acclavio, il libro di Valeria Tonini, “Un Amore in lista d’attesa”. A dialogare con l’autrice sono stati, Giulia Galli e Antonio Morelli.
“Lui è Jean-Louis, noto scrittore newyorkese. Lei è Lisa, ribelle chirurga di un ospedale di Parigi. Un incontro casuale riapre una lunga, tormentata storia d’amore, nata sui banchi di scuola e mai conclusa. È l’inizio di un concitato succedersi di eventi che porterà i protagonisti a riflettere sul senso della vita e delle loro scelte. Nello scorrere della trama, cercheranno di sfuggire dalla “trappola della propria immagine e delle proprie abitudini” per raggiungere quella vita perfetta che hanno sempre sognato. Ci riusciranno? I riflettori rimangono accesi sul teatro della chirurgia facendo pian piano emergere le ombre nascoste dietro le quinte, mentre Lisa racconta il suo più grande amore: “La sala operatoria è il posto al mondo in cui sono più felice”.
La dedica alla biblioteca Acclavio e alla città di Taranto.
Valeria Tonini è Chirurga dell’Università di Bologna. Presso l’ospedale Sant’Orsola ha eseguito più di 7000 interventi chirurgici. E’ autriche di oltre 300 pubblicazioni scientifiche.
con una agorà piena di studenti e studentesse delle Scuole Secondarie di Secondo Grado, della Città di Taranto, si è conclusa la prima edizione dei Gruppi di Lettura della biblioteca Acclavio. Un evento che ha permesso ad oltre 100 ragazzi e ragazze di incontrarsi e di raccontare cosa è stato il loro percorso di lettura. Nel Corso dell’iniziativa conclusiva un rappresentante per ogni gruppo classe ha raccontato l’esperienza vissuta.
Le parole utilizzate per narrare il percorso compiuto all’interno dei Gruppi di Lettura è stato di una straordinaria profondità . Per molti di loro la biblioteca è stata una scoperta e in diversi hanno scelto di tesserarsi e di iniziare a frequentarla.
Il percorso iniziato martedì 15 novembre 2022 si è concluso il 17 maggio 2023, ogni classe si è incontrata in biblioteca per cinque volte ed ha discusso del libro letto:
“L’arte di sbagliare alla grande” Enrico Galiano, Garzanti, 2021
“Non dirmi che hai paura” di Giuseppe Catozzella Milano, Feltrinelli, 2014
“La nuvola di smog” di Italo Calvino ultima edizione Mondadori, Oscar Moderni, 2023
“1933, un anno terribile” di John Fante, Einaudi, Super ET, 2018
“Ci sono cose più importanti” di Cathy La Torre
“Ascia Nera di Leonardo Palmisano Editrice Fandango Libri, 2019
Tutto Chiede Salvezza di Daniele Mencarelli, Mondadori, 2020
I libri letti dagli studenti sono stati scelti dalle insegnanti insieme al personale della biblioteca che ha realizzato il progetto dei “Gruppi di Lettura” che è stato adottato dall’amministrazione comunale con atto deliberativo. I Gruppi di Lettura della Biblioteca Acclavio, rientrano nelle attività del Maggio dei Libri 2023 ” Se Leggi Sei Forte”.
Nel corso dell’iniziativa, inoltre, è stato presentato il diario #LeggereinComune, realizzato in formato digitale. All’interno del diario sono state riportate le sensazioni, le impressioni, le emozioni e le riflessioni di ciascuno studente e studentessa.
Ve cònde ‘nu cùnde’ è il titolo dell’ultimo libro di Anna Vozza, presentato nell’Agorà della biblioteca Acclavio. L’opera è una raccolta di brevi racconti in dialetto Tarantino.
Per l’autrice la passione per la poesia in vernacolo nasce dal desiderio di conoscere le proprie radici che raccontano l’amore per la propria terra. Nei suoi racconti ci sono scorci di vita vissuta fortemente caratterizzati dal senso di appatenenza alla propria terra d’origine.
La dedica di Anna Vozza alla Città di Taranto e alla biblioteca Acclavio.
L’agorà della biblioteca Accalvio, ospita lunedì 15 maggio, dalle ore 17.30 la presentazione del libro Terra Madre – Mondadori.
“Nell’estate del 2017, da sola, sotto il pergolato dell’uva fragola che resiste, sorseggiavo un bicchiere con acqua e orzata e tre cubetti di ghiaccio. Quel giorno ho inseguito una nuvola che cambiava forma e la sera finalmente ho dormito, voglio dire che ho dormito tutta la notte, senza incubi, nel letto al primo piano della masseria Favale, a dieci chilometri dallo stabilimento Ilva. La masseria che è stata la mia casa per sempre, il periodo infinito della felicità. La mia casa del tempo contento.” E con queste parole che Emma, la protagonista di “Terra Madre”, ci introduce nella sua storia, in cui i ricordi di un’infanzia felice e di una giovinezza spensierata si impastano con la verità. La sua Taranto, la polvere bianca della Fabbrica che fa ammalare l’uva e la terra, la crisi dell’azienda agricola di famiglia, lo sprofondare prima di Anna, la mamma di Emma, poi della stessa protagonista nel buio di una malattia senza nome ma capace di spegnere e ammutolire anche l’amore verso un figlio. Un figlio nato lontano dalla sua terra – a Verona, dove Emma ha sposato Martino -, un figlio che dovrebbe essere sostenuto da molte braccia, non solo dalle sue. Dovrebbe poter vivere l’infanzia che ha vissuto lei, tra i campi e le vigne, circondata da una famiglia con i suoi riti, con il cibo a tenere uniti intorno a una tavola. Invece Emma è una madre sola, in bilico. La nostalgia si fa sempre più crudele e lo strappo subìto sfilaccia i lembi della sua vita al punto che sembra impossibile ricucirli. Diviene forte il bisogno di tornare. In quella masseria dove sua nonna Francesca spianava la pasta fresca per fare a mano le orecchiette, Emma avrà a disposizione il tempo per rileggere il passato, le contraddizioni e le opacità dei sentimenti. E insieme alla sua storia personale dipanerà quella di una città offesa dalla promessa di una ricchezza che sputa veleni. Mariangela Tarì con una scrittura asciutta e potente esplora il sentimento delle origini, quel cordone materno fatto di carne, affetti e luoghi che è solo un’illusione pensare di poter tagliare per sempre.
Mariangela Tarì è nata a Taranto. Laureata in Giurisprudenza, ha conseguito l’abilitazione per l’insegnamento alla scuola primaria e ha iniziato come docente di sostegno di bambini diversamente abili. Attualmente insegna a Verona. Collabora con il teatro Crest e altre associazioni tarantine per la costruzione di percorsi artistici inclusivi. È presidente dell’associazione di promozione sociale La casa di Sofia, che si occupa di migliorare la qualità della vita dei bambini con disabilità o gravemente ammalati attraverso la terapia ricreativa. Ha esordito con Il precipizio dell’amore. Solo appunti di una madre, una testimonianza intensa e appassionata che ha conquistato i lettori e nel 2021 le è valsa il titolo di Cavaliere al Merito della Repubblica. Al libro è stato riconosciuto anche il premio Pontremoli – Città del Libro e della Famiglia e il premio Taranto Poesia e Impegno Civile nella sezione narrativa. L’autrice è stata nominata socia onoraria di Fondazione Taranto 25
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