Le biblioteche sono presidio di democrazia, di libertà e della memoria collettiva. La Biblioteca Civica Pietro Acclavio aderisce all’iniziativa dell’AIB per gli 80 anni della Liberazione dall’occupazione nazista e dal fascismo.
Evviva il 25 aprile e le biblioteche presidio di democrazia e libertà!
In occasione della Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore, che l’UNESCO celebra il 23 aprile di ogni anno dal 1996, la Biblioteca Civica Pietro Acclavio ospiterà un evento speciale all’insegna dell’inclusione e della bellezza della diversità. Mercoledì 23 aprile, dalle ore 17:00 alle ore 20:00, l’agorà accoglierà una Lettura Collettiva Inclusiva organizzata da I.S.O.L.A. Cooperativa Sociale, da sempre in prima linea nella promozione di progetti di inclusione, orientamento al lavoro e accoglienza.
Il cuore dell’incontro sarà la condivisione di brani significativi tratti dal libro “Il mondo è plurale”, un’opera potente che celebra l’inclusione e la ricchezza di un mondo in cui il plurale si rivela più forte, interessante e stimolante del singolare. I partecipanti saranno invitati a leggere ad alta voce passaggi che hanno particolarmente colpito la loro sensibilità, creando un dialogo corale sui temi dell’accoglienza e della valorizzazione delle differenze.
La scelta del 23 aprile come Giornata Mondiale del Libro non è affatto casuale: in questa stessa data, nel 1616, si commemorano le scomparse di tre figure immortali della letteratura mondiale: Miguel de Cervantes, William Shakespeare e Garcilaso de la Vega. Inoltre, l’evento si arricchisce di un suggestivo richiamo alla tradizione catalana della Festa di San Giorgio e della Rosa, durante la quale gli uomini donano una rosa alle donne, che ricambiano con un libro, in un poetico scambio di affetto e cultura.
Per celebrare ulteriormente questa importante giornata, la Biblioteca Civica Pietro Acclavio offrirà in omaggio dei segnalibri dedicati a tutti i partecipanti.
La Biblioteca Civica Pietro Acclavio ha avviato un importante cantiere di digitalizzazione del patrimonio librario della sezione regionale, riservando una particolare attenzione alle carte dell’archivio Francesco e Cataldo Nitti. L’iniziativa si concentra sulla digitalizzazione di testi di interesse locale, con l’obiettivo di promuovere la storia del territorio regionale e agevolare la ricerca e la consultazione del patrimonio posseduto dalla biblioteca. Le opere digitalizzate saranno accessibili tramite il portale https://pugliadigitallibrary.it/
Questo intervento di valorizzazione del patrimonio è promosso dalla Regione Puglia, in qualità di Soggetto Attuatore del PNRR (M1C3), sub-investimento 1.1.5 “Digitalizzazione del patrimonio culturale”, attraverso i Poli Biblio-Museali territoriali. La ricognizione dei fabbisogni di digitalizzazione è stata effettuata tramite la compilazione di apposite schede di rilevazione.
Il programma si inserisce negli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Il Piano Nazionale di Digitalizzazione del patrimonio culturale (PND) rappresenta la strategia quinquennale (2022-2026) del Ministero della Cultura per promuovere e organizzare la trasformazione digitale del settore.
Un nuovo incontro dei laboratori itineranti di “UP Urbanistica Puglia” si terrà mercoledì 16 aprile, dalle 15:30 alle 18:00, presso l’agorà della Biblioteca Civica “Pietro Acclavio” di Taranto. L’evento, aperto a cittadini, istituzioni e associazioni locali, vedrà la presenza di esperti e facilitatori che guideranno i partecipanti in attività laboratoriali dedicate ai temi in discussione.
Un’occasione per riflettere insieme su come costruire città più eque, accoglienti e prossime ai bisogni delle persone, attraverso un confronto diretto e concreto tra tutti gli attori coinvolti. Processo promosso dal Dipartimento Ambiente, Paesaggio e Qualità Urbana – Regione Puglia e finanziato dalla Struttura speciale Comunicazione istituzionale – Ufficio della Partecipazione Regione Puglia
Sarà una riflessione profonda sul dolore e sulla fragilità intrinseca della condizione umana il fulcro della conversazione che si svolgerà martedì 15 aprile alle ore 17:30 presso l’agorà accogliente della Biblioteca Civica Pietro Acclavio. Questo incontro offrirà un’opportunità preziosa per esplorare le molteplici sfaccettature di un’esperienza universale, analizzandola attraverso le lenti complementari della storia, della psicologia e della filosofia.
Ad introdurre le tematiche cruciali della serata sarà Maria Lucia Rasulo. A seguire, interverranno in qualità di relatrici e relatori esperti: Don Antonio Panico, Pierluca Turnone, Maria Antonietta Palomba.
L’iniziativa è concepita come un momento di dialogo aperto e costruttivo; pertanto, si prevede e si incoraggia la partecipazione attiva del pubblico attraverso interventi, domande e condivisioni di riflessioni, arricchendo così la discussione con diverse prospettive ed esperienze.
La Biblioteca Civica Pietro Acclavio si unisce alla Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo. Indossa anche tu qualcosa di blu – un vestito, una sciarpa, un accessorio – e mostra il tuo sostegno a chi vive nello spettro autistico e alle loro famiglie!
Perché proprio il blu? Scelto dall’ONU nel 2007, questo colore evoca sicurezza, calma e una profonda sete di conoscenza, qualità preziose per costruire un mondo più comprensivo.
Ma non finisce qui! Il 2 aprile, la tua Biblioteca ti aspetta con una selezione speciale di libri dedicati all’autismo: storie, testimonianze e approfondimenti per conoscere, capire e costruire insieme una società più accogliente per tutti.. Un’occasione unica per imparare, connettersi e contribuire a creare una società davvero accogliente per tutti.
“Malbianco” l’ultimo libro di Mario Desiati sarà presentato nell’agorà della Biblioteca Civica Pietro Acclavio, venerdì 28 marzo a partire dalle ore 18.00 . Dialoga con l’autore Giulia Galli e Miriam Putignano.
La dedica di Mario Desiati alla Biblioteca Acclavio.
Descrizione
“Dall’autore di “Spatriati”, Premio Strega 2022. I segreti e i silenzi avvolgono i protagonisti di questa storia come il malbianco infesta il tronco degli alberi. Tra i Petrovici, infatti, ci sono da sempre più fili nascosti che verità condivise. Ma le domande del figlio che si è smarrito, e per questo si volta a guardare le proprie orme, diradano via via le nebbie di una memoria famigliare lacunosa e riluttante. Se «di certi fantasmi ci si libera soltanto raccontandoli», prima di tutto bisogna conoscere il passato da cui proveniamo. Dai boschi di Taranto al gelo dei campi di prigionia tedeschi, Mario Desiati torna con un grande romanzo che indaga il rapporto tra l’individuo e le sue radici, il trauma e la vergogna, interrogando con coraggio il rimosso collettivo del nostro Paese. Marco Petrovici ha quarant’anni e vive a Berlino, quando all’improvviso, un giorno, inizia a svenire. Per scoprire l’origine di questi suoi disturbi e ritrovare un po’ di pace, decide di tornare in Puglia, dai genitori ormai anziani che vivono immersi in un bosco di querce e lecci nella campagna tarantina. Schiacciato dai sensi di colpa per non essere il figlio che Use e Tonia speravano, si ferma nella casa di famiglia per occuparsi di loro, ma allo stesso tempo si convince che le cause del suo malessere vadano cercate nella memoria sepolta di quel loro cognome così strano. A partire da un ricordo d’infanzia dai contorni fumosi – un balordo un po’ troppo famigliare che suona il violino sotto la neve di Taranto -, con l’aiuto di zia Ada, della letteratura e della storiografia, della psicoterapia e di un diario ritrovato non per caso, Marco cura il «malbianco» che opprime la sua famiglia. Facendosi largo tra reticenza e continue omissioni, scopre la vita segreta della bisnonna Addolorata, trovatella e asinaia, e ricostruisce le vicende di nonno Demetrio e di suo fratello Vladimiro, entrambi reduci di guerra, una guerra combattuta e patita in modi molto diversi. Chi sono davvero i Petrovici? Da dove arrivano? E cosa c’entra con loro un’antica ninna nanna yiddish che inconsapevolmente si tramandano da quasi cent’anni? Questa è la parabola di chi rivolge lo sguardo dietro di sé, alle proprie origini più profonde, per vivere il presente e immaginare un futuro libero da quel malbianco che nasconde la vera essenza delle persone. Raccontando la frenesia e i turbamenti di un protagonista consumato dalla storia che si porta addosso, Mario Desiati ci consegna il suo romanzo più lirico, inquieto, ambizioso e maturo.”
Mario Desiati è uno scrittore, poeta e giornalista italiano, vincitore del Premio Strega2022. È cresciuto a Martina Franca occupandosi di cronaca politica e sportiva su giornali locali tra cui «Il Corriere della Valle d’Itria». In seguito alla laurea in Giurisprudenza conseguita a Bari nel 2000 ha lavorato in uno studio legale e pubblicato saggi sulla responsabilità civile. Nel 2003 si è trasferito a Roma, dove è stato caporedattore della rivista «Nuovi Argomenti» ed editor junior della Arnoldo Mondadori Editore. Dal 2008 a ottobre 2013 si è occupato della direzione editoriale di Fandango Libri confluita oggi nel gruppo indipendente Fandango editore. Ha scritto e pubblicato poesie, antologie, saggi e romanzi. Collabora con «La Repubblica» e «L’Unità». Da un suo romanzo è stato tratto il film Il paese delle spose infelici. Ha pubblicato, tra gli altri libri, Neppure quando è notte (peQuod, 2003), Le luci gialle della contraerea (Lietocolle, 2004), Vita privata e amore eterno (Mondadori, 2006, premio Paolo Volponi per l’impegno civile), Il paese delle spose infelici (Mondadori, 2008), Foto di classe (Laterza 2009), Candore (Einaudi, 2016). Il suo Ternitti (Mondadori, 2011) è entrato a far parte della cinquina dello Strega. Nel 2022 ha vinto il Premio Strega con il romanzo Spatriati (Einaudi 2021). Sempre per Einaudi pubblica Malbianco (2025).
“L’Attesa dell’Alba”, il romanzo di Francesco Caringella, verrà presentato domenica 30 marzo alle ore 17:00 presso la Biblioteca Civica Pietro Acclavio.
Corina Torraco e Paolo Monteleone dialogheranno con l’autore.
La dedica alla Biblioteca Acclavio da parte di Francesco Caringella in occasione della presentazione del suo libro “l’attesa dell’alba”.
Descrizione
“Nonostante gli ormai molti anni dentro e fuori le aule dei tribunali, Filippo Santini è ancora convinto che la giustizia sia febbre, voglia, fame, umanità. In fondo, se all’indomani della laurea ha deciso di diventare avvocato penalista, deludendo l’ingombrante padre Giovanni che lo voleva magistrato, è perché solo così può stare vicino agli unici veri protagonisti delle vicende giudiziarie, gli imputati. Non importa nemmeno se innocenti o colpevoli: ognuno di loro è portatore di una storia unica, e va difeso con le unghie, perché quando si combatte per la vita conta solo il risultato. A Filippo la morale non interessa: non è affar suo il giusto e lo sbagliato, ma solo il legittimo e l’illegittimo. Tutto cambia quando nel suo studio entra Sandra: fragile e bellissima, gli racconta che cinque anni prima l’amato marito Alberto è stato travolto da un pirata della strada, e da quel giorno vive confinato in un letto, dipendente dagli altri in tutto. Ora Alberto vuole morire, e Sandra, con il cuore in frantumi, si è rassegnata ad accontentarlo. Filippo raggela: l’avvocato in lui grida di star lontano da un caso tanto spinoso, ma una parte più profonda la pensa diversamente… una parte più profonda che sarà presto costretta a chiedersi se la vita è un diritto o un dovere, e cosa siamo disposti a fare dopo aver risposto a quella domanda. Francesco Caringella mette tutta la sua lucidissima conoscenza dell’eterno confronto tra Giustizia e Legge al servizio di una storia sul più struggente e profondamente umano dei dilemmi: la vita, e il diritto a rinunciarvi.”
Francesco Caringella, già commissario di polizia e magistrato penale a Milano durante l’inchiesta “Mani Pulite”, è presidente della quinta sezione del Consiglio di Stato. Per Mondadori ha pubblicato La corruzione spuzza. Tutti gli effetti sulla nostra vita quotidiana della malattia che rischia di uccidere l’Italia (2017), 10 lezioni sulla giustizia per cittadini curiosi e perplessi (2017), La corruzione spiegata ai ragazzi che hanno a cuore il futuro del loro paese (2018). È anche l’autore di Non sono un assassino (Newton Compton, 2015), da cui è stato tratto l’omonimo film con Riccardo Scamarcio, e di due gialli procedurali con protagonista il giudice Virginia Della Valle, Oltre ogni ragionevole dubbio e La migliore bugia, entrambi editi nel Giallo Mondadori.
L’Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti (ANPPIA), in collaborazione con l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI), invita la cittadinanza alla presentazione del volume “Un anno di dominazione fascista” di Giacomo Matteotti, recentemente ripubblicato da Intra con l’introduzione di Massimo Meliconi. L’evento si terrà il 5 aprile alle ore 10:30 presso la Biblioteca Acclavio.
Quest’opera, pubblicata all’inizio del 1924, pochi mesi prima del vile assassinio del deputato socialista Giacomo Matteotti, rappresenta una testimonianza storica di fondamentale importanza. Essa offre una lucida e dettagliata denuncia della natura violenta e antidemocratica del regime fascista nelle sue fasi iniziali.
La presentazione del volume non vuole essere una semplice commemorazione della figura di Matteotti, martire dell’antifascismo, ma un’occasione per:
Riscoprire un testo fondamentale: Rendere accessibile al pubblico contemporaneo un’opera che svela le dinamiche dell’ascesa del fascismo.
Lanciare un monito: Mettere in guardia contro i pericoli della violenza politica e della deriva autoritaria, fenomeni che minacciano anche il presente.
Promuovere la democrazia: Stimolare un dibattito sui valori fondanti della democrazia e della Costituzione repubblicana.
Coinvolgere le nuove generazioni: Invitare i cittadini, in particolare i giovani, a riflettere sulle dinamiche storiche che condussero alla dittatura fascista e sull’importanza della memoria storica come strumento di difesa della libertà.
L’evento rappresenta un’opportunità per approfondire la conoscenza di un periodo storico cruciale e per rafforzare l’impegno civile nella difesa dei valori democratici.
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